TREVISATLETICA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: UN VIDEO PER RINGRAZIARE GLI EROI DEGLI OSPEDALI
Gli allenamenti casalinghi degli atleti del presidente Rolando Zuccon accompagnati dalla musica del pesista-pianista Luciano Boidi. E la dedica è speciale
Treviso, 18 marzo 2020 – C’è Luciano Boidi, il pesista-pianista che suona i classici e un attimo dopo fa i piegamenti in cucina con la pianola sopra la testa. C’è Jacopo Bellin che lancia il disco nei campi attorno a casa e ha già pronta la scala per scavalcare la rete del giardino e andarlo a recuperare. Ci sono i mille gesti di una quotidianità, anche divertita, che diventa partecipazione e senso di responsabilità.
L’azzurro Riccardo Tamassia si esercita al sole della sua Modena. Miro Buroni solleva la fidanzata (e collega mezzofondista) Natascia Meneghini come fosse un bilanciere. Paolo Zanatta corre sul tapis roulant e sembra quasi passare il testimone a Simone Gobbo, l’amico di tante volate di gruppo sulle strade del Montello, che allena gli addominali in salotto vicino alla piccola Agnese. Ci sono sorrisi e impegno, fantasia e divertimento.
L’atletica al tempo del Coronavirus è soprattutto questa: lo stretching in veranda, uno sprint sulla rampa del garage, salti e lanci in giardino. Il momento della consapevolezza e del buon senso, al di là di ogni alternativa.
Trevisatletica ha condensato in un video gli allenamenti casalinghi dei suoi atleti. L’hashtag #iorestoacasa è diventato #iomiallenoacasa. La dedica è andata ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario in prima linea, in queste settimane, nella gestione dell’emergenza Coronavirus: “eroi che salvano vite umane” hanno scritto nel sito della società.
I ragazzi di Trevisatletica, molti dei quali giovanissimi, hanno poi affidato al loro presidente, Rolando Zuccon, autista soccorritore del Suem 118, impegnato ieri – martedì 17 marzo – nell’ultimo giorno di lavoro prima della pensione, il compito di far vedere le immagini al personale del Ca’ Foncello.
Zuccon si è emozionato e ha scritto ai suoi atleti: “Se conserverete questo spirito di adattamento ai momenti difficili e lo alimenterete con questa determinazione e questa allegria, col sogno ambizioso di lascare un’impronta, anche piccola del vostro passaggio, vi assicuro – da uomo che per professione ha vissuto esperienze davvero toccanti – che sarete sempre in grado di affrontare le vicissitudini e le prove che la vita stessa vi metterà davanti, e di uscirne comunque vincitori. Farò vedere questo bellissimo film ai miei colleghi: li conforterà il fatto di essere ancora più consapevoli che stanno lavorando per il vostro futuro”.
Distanti, ma uniti. E la sfida, che questa volta non si misura con il metro o con il cronometro, sarà vinta. Intanto, oltre ogni dubbio, #iorestoacasa. Anzi: #iomiallenoacasa.
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